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Marina Belli – cosa vuol dire scrivere un libro 2.0 in Italia

Marina Belli ci racconta come scrivere un libro 2.0 oggi

Ascolta l’intervista completa! (Music Credits: audionautix.com)

Ora che internet ha cambiato in modo sostanziale le nostre abitudini,
cosa vuol dire davvero scrivere un libro oggi? Come si fa? Il web consente di arrivare a tutti allo stesso modo?
L’ho chiesto a Marina Belli, scrittrice di ebook.

Benvenuta a In due Minuti, Marina! Tu scrivi da circa 10 anni ebook di genere fantasy. Come hai iniziato?

Ho iniziato con un conoscente via internet che tramite il suo blog ha involontariamente creato un progetto di scrittura condivisa, a cui ho partecipato in maniera molto estemporanea. Da lì è partita una valanga! A volte il caso…

Tu scrivi fantasy, diciamo “Urban Fantasy”, storie di vita di supereroi, cose particolari. Qual è la richiesta per questo genere? Come si posiziona?

In Italia è piuttosto di nicchia: ci sono parecchi appassionati ma, vuoi per il dominio dei grandi autori classici, vuoi perché in Italia molti lettori parlano solo l’italiano e non conoscono cose nuove, il mercato del fantasy/fantascienza/horror tende ad essere un po’ insulare. Ma ci sono case editrici che cercano di aprire un po’ alle novità. All’estero la situazione è molto diversa.

Un problema italiano quindi. Come lo è anche il fatto che si tenda a dare meno valore all’eBook rispetto alla carta stampata, giusto?

Giusto. Mentre all’estero si equiparano i prodotti, qui in Italia si sentono spesso domande del genere “cosa è meglio? l’eBook o il libro stampato?”
Sono lo stesso prodotto, ma su un formato diverso. Ognuno lo utilizzi come è più comodo nella situazione! Anni di pirateria musicale hanno fatto passare il messaggio che anche i libri possono essere reperiti velocemente e gratis, perciò l’eBook viene percepito come un prodotto di minor valore. È molto avvilente per un autore.

Perché c’è molto lavoro dietro. Ecco volevo chiederti, quanto tempo della giornata impieghi per scrivere i tuoi libri?

Parecchio, soprattutto se si parla di romanzi. Un romanzo (50.000-100.000 parole) richiede tutto un altro tipo di lavoro rispetto ai racconti più brevi: il tempo materiale per scrivere, rifinire, modificare, aggiungere, poi l’editing, far leggere il lavoro a più beta lettori, riprenderlo… A volte sono anni di lavoro reale.

Dove trovi l’ispirazione per un genere così particolare e che attinge dal profondo?

Attinge da tante cose! A volte io parto da un’idea di base e ribalto i cliché. Per esempio, voglio scrivere una storia di supereroi senza scomodare l’uomo giovane bello e muscoloso in tutina aderente: voglio l’esatto opposto! Una donna, non giovane, non bella e non simpatica, con un superpotere davvero fastidioso, ovvero un super-olfatto che le permette di sentire le peggio cose.

Stiamo parlando di un personaggio in particolare!

La copertina di Whalton n.5, libro che consiglio di leggere!

Sì, la signorina Whalton. Ho scritto molto su di lei (ho letto qualcosa ed è strepitosa, ndr) cercando di capire come può convivere una donna in età da menopausa con un superpotere del genere, come ci si può sentire.

Mi è parsa vagamente cinica! Come fai a dare una psicologia distintiva ad ogni personaggio?

In primo luogo bisogna definire i valori del personaggio. In cosa crede? Che cosa vuole? Quali sono le sue priorità? La vita è fatta di scelte, come le affronterà? È il migliore modo per dare una psicologia solida al personaggio.

L’intervista è finita ma ti chiedo un parere da addetta ai lavori. Uscirà il quarto capitolo di Matrix… Cosa ne pensi?

Io parto con un cauto ottimismo. Anche con Mad Max Fury Road si gridava allo scandalo, eppure è un gran bel film! Perciò io sono fiduciosa.

Marina come ti leggiamo, come ti raggiungiamo, a parte acquistando i tuoi lavori su Amazon?

Non ho una pagina Facebook, non è il mio genere… sono su Facebook come utente e su Twitter (@zeros83) altrimenti c’è il mio blog Space of Entropy dove si può leggere qualcosa gratis e trovare i link per l’acquisto.

Se volete sapere qualcosa in più sui generi e sulle case editrici, sulla realizzazione e la vendita online e sul digitale, sulle differenze tra Italia ed estero, non perdetevi l’intervista completa in audio, davvero ricca di informazioni e spunti. Alla prossima!

La copertina di Epidemic Egonomic, il libro bestseller di Marina Belli
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2 commenti su “Marina Belli – cosa vuol dire scrivere un libro 2.0 in Italia

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